Sviluppato e pubblicato da Atari nel 1985, Gauntlet è uno dei primi dungeon crawl multiplayer arcade: insomma, tanta roba.
Impersonando uno dei quattro personaggi, fino a un massimo di quattro giocatori, si dovranno esplorare bucolici labirinti alla ricerca delle chiavi per aprire le porte dei seguenti livelli; l'elevatissimo numero di nemici e la perdita di vita continua causata dallo scorrere del tempo, rendono questo gioco molto ostico se non affrontato nel modo corretto.
I personaggi utilizzabili sono:
Thor the Warrior, il guerriero temibile nel corpo a corpo.
Thyra the Valkyrie, la valchiria con l'armatura migliore di tutti ma che pecca sia in attacco che nelle magie.
Merlin the Wizard, il mago esperto -ovviamente- nell'uso della magia.
Questor the Elf, il personaggio più bilanciato, sia nel combattimento che nell'utilizzo delle magie.
Nei suoi centinaia di livelli, si possono trovare numerose scorte di cibo per aumentare il punteggio della vita, dato che continuerà a calare non solo per i colpi nemici, ma pure con lo scorrere del tempo; nel caso in cui non si trovino risorse, basta inserire un gettone per avere 700 punti vita, in modo da non perdere la partita. Le pozioni invece, migliorano le doti combattive/magiche del proprio personaggio. Parlando dei livelli, non ho trovato conferma di quanti esattamente essi siano, dato che si ripetono ciclicamente in modo casuale.
Oltre ai fantasmi che infestano i labirinti del gioco, ci si trova ad affrontare anche mostri, ladri, stregoni e Death, il nemico più potente di tutti che comparirà ogni tanto tra un livello e l'altro.
Il suo successo è dovuto molto all'anno della sua uscita: il 1985, anno in cui il famosissimo gioco di ruolo Dungeons & Dragons era all'apice della sua popolarità. Ma nulla è tutto rose e fiori come sembra, ed anche Gauntlet ha avuto i suoi problemi giudiziari, o quasi. Infatti Gauntlet era "ispirato" ad un altro gioco per ZX Spectrum chiamato Dandy. Il suo creatore, un certo Jack Palevich, era sul punto di fare causa alla Atari, se non fosse che quest'ultima -per pararsi le gonadi- gli fece recapitare a casa un cabinato di Gauntlet gratis. In questo modo, il povero Jack fece la pace col mondo, e firmò dei documenti dove dichiarava che non avrebbe mai più rotto le balle.
Una delle particolarità più importanti è il comparto sonoro, con i suoi 212 suoni comprendenti oltre alle musiche e agli effetti, pure delle voci digitalizzate. In questo modo, una voce faceva da guida nei primi livelli, spiegando l'utilizzo dei vari oggetti, mentre durante le battaglie si possono sentire le voci dei personaggi lanciare le magie o altro.
L'enorme successo portò in breve tempo il gioco su ogni console dell'epoca, generando molteplici sequel e versioni alternative, compreso il cabinato per due giocatori.
Qui sotto c'è la SALA GIOCHI, se non ci fate un giro siete dei pezzenti. Pace e amore a tutti.
Quando ero giovinastro, e comperavo in edicola le cassette "non licenziate" per il C64 (allegate a riviste assurde), ho il vago ricordo di un giochino con un barbaro tipo Conan che decapita il suo avversario con la spada. Hai mica idea di cosa potesse essere, così lo riguardo su youtube?
RispondiEliminahttps://m.youtube.com/watch?v=14ORMf6SjTc
EliminaProprio questo, grazie a te e a Pirkaf!
EliminaUn po' noioso, ma bellissimi i serpenti che ruttano e il demonietto che piglia a calci le teste! E grande musica.
Mai arrivato in fondo, ma lo sapevo che alla fine si becca la donna :-)
Mai giocato... anzi l'ho conosciuto adesso!
RispondiEliminaGiocone. :-)
RispondiEliminaIn sala giochi giocarci in quattro era un delirio.
Il gioco di cui parla J-D è quasi certamente Barbarians uno dei miei giochi preferiti per C64. :-)
Io avrei detto Rastan, ma non ricordo se decapitava i nemici.
EliminaE' praticamente un picchiaduro uno contro uno tipo Street Fighter dove era possibile fare una mossa con cui decapitare l'avversario.
EliminaQui il link di wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Barbarian:_The_Ultimate_Warrior
Rastan era un altro giocone che non sono mai riuscito ad ultimare, arghh!
non ho capito, il tizio che stava per fare causa all'Atari venne comprato con un cabinato personale? così poco?
RispondiEliminaLa leggenda narra che bastò un cabinato. Poi la realtà dei fatti può essere un'altra...
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