venerdì 13 novembre 2015

Venerdì coin-op XL

Rieccoci qui, con un nuovo appuntamento col Venerdì coin-op, la rubrica che ormai sapete di cosa parla. Oggi saliremo in sella alla nostra bicicletta, pronti per una settimana lavorativa con:


Sviluppato e prodotto da Atari nel 1984, Paperboy è un action game in cui si deve consegnare il giornale a domicilio a tutti gli abbonati del The Daily Sun, utilizzando come mezzo di locomozione una bicicletta.


All'inizio del gioco si può scegliere quale strada prendere: 

Easy Street, la via più semplice e con meno ostacoli.
Middle Road, viale di media difficoltà e più trafficata.
Hard Way, la più difficile delle tre, piena di persona, macchine e animali da schivare.


 Una volta decisa la difficoltà, il giocatore parte per la consegna quotidiana del giornale, lanciandolo o nella cassetta della posta o davanti alla porta di casa degli abbonati, riconoscibili dal colore luminoso della loro abitazione. I non abbonati invece, hanno le case di colore scuro; passando davanti ad esse si possono lanciare i giornali con lo scopo di vandalizzarle e "costringerle" ad abbonarsi. Nei loro cortili ci sono statue e lampade che possono essere distrutte, così come le finestre di casa. Ovviamente però, chi ci vive non è contento di subire danni dal Paperboy e bisogna stare attenti a non essere attaccati e spinti a terra, perdendo una delle vite a disposizione. Stesso discorso vale anche per gli iscritti, se sbagliando il lancio si rompe qualcosa nella loro proprietà, anche loro possono inseguire il Paperboy per farlo cadere. In quel caso, il giorno seguente anche la loro casa cambia colore, disdicendo l'abbonamento al giornale. Il giocatore può portare un massimo di dieci giornali alla volta, ma lungo il percorso si possono recuperare delle copie extra passando sopra i mucchi di quotidiani sparsi lungo il tragitto. 


Una volta finito il giro di consegne, prima di arrivare alla fine della giornata lavorativa, si passa per uno stage bonus dove il giocatore si può allenare a lanciare i giornali contro i bersagli, schivando vari tipi d'ostacoli fino ad arrivare alla linea di traguardo, dove appare una schermata in cui viene mostrato il punteggio finale e quante abitazioni hanno disdetto l'abbonamento, nel caso in cui si sia sbagliato il lancio del giornale causando danni alla proprietà.





Se il giocatore perde tutte le vite o tutti gli abbonati, compare sullo schermo la prima pagina del giornale col titolo Paperboy Fired” e una voce che urla ”You're fired!”, sei licenziato.


Lungo il tragitto si deve prestare attenzione ai numerosi ostacoli presenti, come automobili, persone, animali e oggetti. Alcuni di essi possono essere abbattuti lanciandogli contro un giornale. Ogni giorno che passa, il livello cresce di difficoltà, aumentando i fattori di pericolo e la velocità delle auto che attraversano la strada.




L'ultimo giorno di consegne, la Domenica, è quello più difficile di tutti non solo per i numerosi ostacoli, ma pure per la pesantezza del giornale, che viene lanciato più lentamente diminuendo la precisione del tiro. Una volta finita l'ultima consegna, appare una schermata con la prima pagina del giornale con sopra la foto del Paperboy e la scritta Paperboy Wins Award For Outstanding Paper Deliver”. 


I comandi del cabinato sono a forma di manubrio di bicicletta: spingendolo in avanti si avanza di velocità, mentre tirandolo indietro si diminuisce, è presente poi un tasto centrale da usare per lanciare i giornali.  


Il gioco ebbe un buon successo e venne convertito su ogni sorta di console dell'epoca, compreso una versione per i famigerati Gig Tiger. In tutto esistono due seguiti di Paperboy, uno per Sega Mega Drive in cui si può utilizzare anche una ragazza e una versione 3D per Nintendo 64.







6 commenti:

  1. Ricordo che ci ho giocato da ragazzino, ma solo in versione pc

    RispondiElimina
  2. Questo non lo conoscevo, mai visto proprio. Peccato, perché per essere dell'84 è molto bello

    RispondiElimina
  3. Lo avevo nel Commodore 64, gran gioco!

    RispondiElimina

No spam, no volgarità inutili, no anonimi. Grazie.