mercoledì 17 febbraio 2016
Pansexual Power
Se bazzicate sul Faccialibro e vi interessano i fumetti ne avrete sicuramente sentito parlare; ieri sul Resto del Carlino e La Nazione è stato pubblicato un articolo molto particolare, un articolo di sfogo personale da parte dell'autore che mi ha lasciato davvero senza parole. Se non l'avete letto questo è il link. L'articolo è incentrato sul film di Deadpool, l'anti-eroe Marvel in uscita domani nelle sale, ma più che sulla pellicola vera e propria, il giornalista si sofferma sull'ambigua sessualità del personaggio: come se fosse un dato rilevante per giudicare il film, come se la trama fosse incentrata sui gusti sessuali di Deadpool. Chiunque sia l'autore, il fatto che l'omosessualità gli dia fastidio lo si evince ad ogni riga; ma non si ferma qui, anzi, chiama a rapporto anche altri personaggi dei fumetti, come Legs Weaver (personaggio Bonelli lesbica dichiarata) chiedendosi cosa pensi di lei il vecchio Tex. A perte il fatto che ho sentito Tex e la cosa non gli dispiace, anzi. Comuqnue: lo so che il tutto è stato scritto appositamente per fare scalpore, cavalcando la scia del successo del film in America, in modo da racimolare qualche visualizzazione o vendere qualche copia in più dei giornali, attirando l'attenzione dei fan di Deadpool. Di cui non faccio parte, sia chiaro. La cosa che mi da veramente fastidio, che mi ha spinto a scrivere questo post, non è tanto l'accusare Deadpool un pansessuale, che lo è, ma il continuo criticare le scelte sessuali della gente a tutti i costi, pure in un articolo che parla del film di un uomo che indossa una tuta in latex. O pelle. Un personaggio dei fumetti che parla agli unicorni, che sculaccia Spider-Man e che viene sodomizzato dalla moglie demone. Ma siamo seri?!? Vi sembra una cosa sensata, prendersela per l'orientamento sessuale di un personaggio fittizio? Magari iniziando pure l'articolo attaccando Sanremo per le fasce arcobaleno indossate dai cantanti (non l'ho visto, tranquilli) concludendolo poi con l'enigmatica frase "...la chiamano eteroflessibilità. Contenti loro", dopo aver scritto di quanti film siano in uscita dove i protagonisti sono degli etero, che però poi non disdegnano pure il proprio sesso. Tutti sono liberi di pensare quello che vogliono, di vivere la propria vita come più gli pare; se domani ho voglia di mangiare un sasso lo faccio, senza che Tizio mi dica di non farlo, perché non è suo diritto, perché se sono una persona a cui piacciono i sassi sono solo affari miei. La libertà di ognuno finisce dove inizia la libertà di un altro. Se a Deadpool piace sia la patata, che il pesce, che qualsiasi cosa respiri, o sia comunque ancora calda, c'è da ricordarsi che lui è il protagonista di un fumetto (negli ultimi tempi pure scadente), quindi è inutile attaccarlo. Come è inutile attaccare chi pansessuale/gay/etero/quello che si appende per i testicoli lo è realmente. Alla fine, cari miei, qualsiasi cosa facciate nella vostra vita privata, riguarda solo voi. Ma questa è un'altra storia, l'importante è capire a quanta gente frega della sessualità di un personaggio dei fumetti. Penso a nessuno. Appunto.
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la scena dello strap-on potevano evitarla, ho fatto bene a non andare al cinema per vederlo...
RispondiEliminaNei fumetti è più velata la cosa.
EliminaNon conosco assolutamente il personaggio quindi non so se la sua storia mi piace o non mi piace, ma certo è cretino giudicarla sul presupposto unicamente sessuale.
RispondiEliminaLa "polivalenza" del protagonista potrebbe essere fine a sé stessa oppure (meglio) un cardine o un elemento importante della sua storia (che ripeto, non conosco), ma non è questo che mi farà giudicare se la storia sia "bella" o "brutta", bisogna vedere se è intelligente, divertente e ben costruita, o se non lo è, e spiegare perché.
Anche il fatto dello strap on potrebbe essere declinato in mille modi, dal più stupido al più intelligente.
E il vecchio Tex lo lascerei stare. Dopo qualche puntata con Lilith (fatta morire perché ingombrante) non ha più toccato una donna neanche con la canna da pesca.
Lo farà tra un'avventura e l'altra, come diceva Sergio Bonelli, ma preferirei un eroe che mostra un po' di sentimento, non importa verso chi.
Poi sulla Nazione-Carlino parlano al loro pubblico, non ti puoi aspettare un articolo che non condanni almeno di striscio la "polivalenza" sessuale, anche se magari si parla dei problemi della coltivazione del cavolo-verza.