Mr. Robot
(2015)
Trasmessa sull'emittente USA Network, Mr. Robot è stata una vera e propria rivelazione, con un buon successo di pubblico e una seconda stagione già messa in cantiere. La storia ruota attorno al giovane Elliot Alderson (Rami Malek), un ingeniere informatico depresso e sociofobico con l'hobby di hackerare tutti quelli che lo circondano, scoprendo ogni loro segreto più intimo e all'occorrenza aiutarli, in quella che sembra essere una crociata personale per riuscire a rendere il mondo un posto migliore. Un giorno, durante un attacco hacker alla E Corp, una società cliente della compagnia per la quale lavora, scopre che a dirigere l'attacco è una certa Fsociety: un gruppo di hacker anarco-insurezzionalisti comandato dal misterioso Mr. Robot. Intrighi politici, complotti e monologhi interiori sono il marchio di fabbrica di questa serie, davvero riuscita bene in tutto e per tutto. Non lasciatevi ingannare dalla trama che vi ho riassunto poco sopra, perché scritta così potrebbe risultare banale, ma Mr. Robot è tutto tranne che banale e scontato.
(2015)
Caciarone, trash, grezzo e ignorante. Ma ha anche i suoi difetti. Ambientata trent'anni dopo gli avvenimenti de La Casa (Evil Dead), la serie è prodotta e diretta dallo stesso Sam Raimi e prosegue il lungo viaggio nella dannazione dell'ormai vecchio e acciaccato Ash Williams (il grandissimo Bruce Campbell), che durante una serata a base di erba e pelodifiga, decide per pavoneggiarsi e legge qualche versetto del Necronomicon. Giusto così, perché Leopardi e Foscolo gli stanno sulle balle. Ovviamente la cosa non è molto saggia e scatena per l'ennesima volta le forze del male. Tra comprimari che fanno da spalla comica al già comico di suo Ash, fiumi di sangue, battute ignoranti e le tette di Xena (sì, avete letto bene), la serie è una metà via tra un capolavoro e una cagata pazzesca. Diciamo che è una cagatapolavoro pazzesca e facciamo prima. Se amate il genere, volete bene a Sam Raimi e ancora di più al mascellone di Bruce Campbell, non potete non guardarla.
(2015)
Trasmessa da Netflix e ideata dai fratelli Wachowski e J. Michael Straczynski, Sense8 è diventata una delle mie serie moderne preferite. La storia è intrigante e ruota attorno a otto individui sparsi per il mondo, collegati tra loro da un qualche collegamento telepatico, in breve: quello che prova uno di loro, qualsiasi tipo di emozione forte, lo provano tutti insieme nello stesso momento. In un intreccio di storie completamente diverse tra loro, i protagonisti riescono ad aiutarsi a vicenda grazie a questo loro potere. Una serie basata più sui sentimenti e le vicende personali dei personaggi, piuttosto che improntata all'azione. Consigliatissima a chiunque.
Non sono un tipo da serie tv, ma a Ash vs Evil Dead ho dato una possibilità. Merita!
RispondiEliminaSi, è ignorante come un comodino ma spacca.
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