venerdì 16 maggio 2014

LA RECEN(T)SIONE DI: Godzilla (2014)

C'è stato un momento in cui, a essere sincero, ho bagnato le mutande. E' stato quando per la prima volta il nuovo Godzilla ha lanciato il suo grido di battaglia, che sparato a mille dalle casse, ha fatto tremare la sala come per dire che il re è finalmente tornato.


Ed è stata una figata.
Devo dare atto che non è semplice fare un film come Godzilla, trovare un modo "realistico" per spiegare la natura di questo dinosauro atomico e dei suoi compagni di merende (ossia i misteriosi M.U.T.O. "Massive Unidentified Terrestrial Organism") . E il regista Gareth Edwards c'è quasi riuscito; dico quasi perché purtroppo nella sceneggiatura ci sono state molte forzature e cose lasciate lì a metà, non dico che volevo una spiegazione a tutto ma un minimo in più sulla natura di queste creature non avrebbe fatto male. Ma non è la storia il problema di questa pellicola, che se andiamo a vedere i vecchi Godzilla giapponesi non è che avessero delle grandi trame: il vero problema sono gli attori e la loro recitazione.


A parte il grandissimo Walter White  Bryan Cranston e la ex milf di Chocolat Juliette Binoche, gli altri componenti del cast sono totalmente inespressivi. A partire da quella faccia di bronzo di Kick-Ass  Aaron Taylor-Johnson, che per tutta la durata del film ha fatto tipo 3 espressioni. Due delle quali uguali.

 Così è quando è arrabbiato.

Così invece è felice.

Qui sta piangendo.

Purtroppo non provando empatia con i personaggi, qualsiasi cosa accadesse loro non suscitava il minimo interesse in me. Che comunque ero più preso da Godzilla che prendeva a cartoni in faccia i mostri giganti, piuttosto che i soliti militari imbecilli che sparano con un fucile automatico contro una bestia alta 100 metri, a cui neppure i missili fanno il minimo graffio. Ma va bene così, che se agli americani non metti l'esercito e i Marines in ogni film non sono contenti.


Non che sia un male il fatto che ci sia l'esercito, anzi è normale che ci sia in film di questo tipo, ma forse hanno esagerato un po' troppo, lasciando i combattimenti tra mostri sullo sfondo. Dando più importanza alle azioni del protagonista e mettendo in risalto Godzilla solo nella parte finale. Ciò non significa che sia un brutto film, seppure con le sue pecche è riuscito nell'ardua impresa di riportare sul grande schermo il re dei mostri, in un panorama cinematografico piatto più che mai, questa pellicola è un gioiellino. Forse a Hollywood c'è ancora posto per il nostro lucertolone preferito; magari però la prossima volta lasciate a lui la parte del protagonista, che sono sicuro sia molto più espressivo di molti altri.

Si meriterebbe l'Oscar.

Una cosa è importante: tra Godzilla e M.U.T.O. non mettere il dito.