sabato 31 dicembre 2016

2016 vada via al cul

Eccoci qua, pronti per lasciare una volta per tutte questo funesto 2016. Siete pronti? Siete carichi? Avete messo le mutande rosse? Dai che si parte con il trenino dei festeggiamenti, con in mano un bel bicchiere di spumante ed in bocca il sapore del cotechino con le lenticchie. Buona fine e buon inizio anno brutta gente! Che il 2017 vi porti felicità, benessere, fortuna e tutte quelle cose lì, insomma ci siamo capiti.

mercoledì 28 dicembre 2016

La vostra opinione su...il 2016

Un anno decisamente particolare questo 2016, scritto da George R. R. Martin e diretto da Quentin Tarantino; dove tra una strage e l'altra, e la dipartita di metà delle icone degli anni 80 e 90, ci sta per lasciare passando però alla storia come uno degli anni più nefasti di sempre. Certo, il 2017 sembra non promettere nulla di buono già dalla numerazione sfigata che si ritrova, ma noi mica siamo scaramantici. Vero? Grattatina di palle obbligatoria.


Oltre all'ecatombe di celebrità, cosa ci lascia il 2016? Da parte mia tanti cambiamenti, sia in positivo che in negativo. Sono in un momento di transizione, non facile per me, che forse un giorno vi spiegherò. Purtroppo ho avuto troppo poco tempo da dedicare al blogging, lasciando la Mente troppe volte senza un padrone di casa. Promettervi che il 2017 sia diverso non posso farlo, per via dei cambiamenti repentini che sta prendendo la mia vita ultimamente; tranquilli però, che cercherò ugualmente di passare di qui, perché la Mente è una mia seconda casa e voi tutti siete come i miei coinquilini.
E voi che opinione avete sul 2016?

domenica 25 dicembre 2016

Buon Natale brutta gente!


Eccoci qui, all'ennesimo post di auguri natalizi. Ditemi, cosa vi ha fatto trovare sotto l'albero il vecchio scoreggione in rosso? Il mio, arrivato addirittura in anticipo di qualche ora, ha scaricato dalla slitta una fighissima riproduzione in scala 1:1 del braccio bionico di Snake di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain.


E con questo breve post volevo augurarvi buone feste, e ringraziarvi di cuore per il tempo che buttate al vento passando di qui. Auguri brutta gente!

lunedì 19 dicembre 2016

Blade Runner 2049, il trailer



Dopo decenni di rinvii, false partenze e lunghi silenzi, eccovi il primo trailer di Blade Runner 2049.


Per ora non mi sbilancio e tengo per me ogni sorta di pensiero, rimanendo in bilico tra la curiosità e la speranza che non sia l'ennesimo copia-incolla di cose già viste e riviste, dato che l'incubo dei sequel inutili è sempre dietro l'angolo. Alla regia non c'è più Ridley Scott ma il canadese Denis Villeneuve, di cui sinceramente non ho mai visto nemmeno mezzo film, anche se il suo ultimo lavoro The Arrival è nella mia lista delle visioni future. La sceneggiatura è invece opera di Hampton Fancher (già sceneggiatore del primo Blade Runner) e Michael Green (che invece ha nel curriculum il terrificante Lanterna Verde, oltre ai futuri Alien: Covenant e Logan, l'ultimo film di Wolverine). 
Gli attori protagonisti sono invece Ryan Gosling e l'immancabile Harrison Ford, accompagnati dalla bionda Robin Wright, da Sylvia Hoeks (che non ho idea di chi sia), la bella Ana de ArmasDavid DastmalchianCarla JuriLennie James (Morgan Jones di The Walking Dead), Barkhad Abdi ed infine quella bestia di Dave Bautista (che forse conoscete meglio come Batista o Drax il Distruttore) e il dilaniatore di ormoni femminili Jared Leto. Cosa centrino gli ultimi due attori con una pellicola del genere non lo so, ma probabilmente servono per incentivare gli spettatori più giovani a riempire le sale. Al momento non saprei neppure cosa dire del trailer, in cui si è visto poco e niente; penso sia quindi meglio tornarne a parlare al momento opportuno, quando si avranno più notizie. 

Per ora sono rimasto tipo così:


mercoledì 14 dicembre 2016

I Playmobil dei Ghostbusters

Ebbene sì, è tutto vero, la Playmobil in accordo con SONY commercializzerà la prossima estate i set dei Ghostbusters. Una cosa più unica che rara, visto che sarebbe la prima linea sotto licenza prodotta dal brand tedesco, nemico giurato da sempre della mia amata LEGO.


Sinceramente non ho mai apprezzato i pupazzini Playmobil, con quel loro sorriso ebete e le facce tutte uguali, ma i set sono da sempre bellissimi.


La caserma e Stay Puft sono davvero belli, ricordando molto i giocattoli della serie animata. Purtroppo al momento non sono state diffuse foto migliori, quindi i dettagli interni dell'edificio non si vedono, presumo che comunque sia diviso in due piani, con la possibilità di parcheggiare la Ecto-1 al suo interno; non come la controparte LEGO, nella quale non hanno lasciato abbastanza spazio e rimane mezza fuori.




Gli omini rimangono inguardabili, ma tutto il resto funziona alla grande.




lunedì 12 dicembre 2016

Bella Babbo - 2016

Bella Babbo, come va? Hai fatto il bravo quest'anno? Io, se controlli sul tuo librone dei bimbi buoni, mi sono meritato i tuoi doni pure per questo Nasale. Non ho perso la pazienza, non ho occultato cadaveri e ho detto qualche brutta parola in meno dell'anno scorso. Credo.Comunque, veniamo a noi: sotto l'albero ho già fatto lo spazio per i pochi doni che ti chiedo questa volta, che ormai ho capito che non mi farai mai trovare la Scarlett Johansson in babydoll che mi dice le cose sconce. Stronzo.


NEO GEO X GOLD Limited Edition
Una console mitologica per tutti gli amanti del retrogaming, specialmente per chi all'epoca se la poteva sognare solamente. I giochi costavano già ai tempi un rene o poco più, ora girano a cifre da capogiro; ora, con questo NEO GEO X GOLD, c'è la possibilità di giocare con titoli precaricati, oltre che le cartucce originali, e per me vuol dire non uscire più di casa. 

 
BRACCHIOSAURO DELLA PAPO
Adoro i dinosauri della francese PAPO, nonostante siano anni luce lontani dalle reali fattezze dei giganti del passato, tendendo a ricalcare i dinosauri della serie di Jurassic Park. Nella mia collezione mancano giusto una manciata di pezzi, tra cui il Bracchiosauro, che è talmente grande che ha bisogno di uno spazio tutto suo.

 



FORTRESS MAXIMUS
Già solo il nome è sinonimo di maschia potenza e testosteronità che Schwarzenegger vatti a nascondere. 




 6277 - IMPERIAL TRADING POST
Uno dei miei sogni da quando ero alto un metro o poco più (non che ora sia più alto), purtroppo nessuno me lo ha mai preso, anche se ricordo che al tabacchino del paese era esposto in bella mostra. Dannata infanzia senza stipendio.

E con questo è tutto Babbo, come hai potuto notare mi sono limitato, quindi fai il bravo e fammi contento. Che è un attimo che ti ritrovi senza renne e con una lettera sgrammaticata di riscatto alla porta. 

E voi, brutta gente, avete fatto la vostra letterina per il vecchio rimba in rosso? 

martedì 6 dicembre 2016

Blogging a modo mio

Prima di calarmi nel clima nasalizio, prima dello stucchevole periodo che pervade l'ultima parte di questo 2016, volevo parlarvi del mio modo di bloggare. Perché? Per via del mio modo di vivere il blogging.


Sono passati tre anni, più o meno, da quando ho iniziato a scrivere su questa piattaforma, che per anni ho seguito solo come un navigatore curioso e anonimo. Poi la svolta: nacque la Mente di Zero, il mio personale spazio virtuale. Come siate arrivati a leggere queste righe non lo saprò mai, forse siete incappati in questo blog per puro caso, o forse per sentito dire, o chissà per quale altro motivo; comunque, dal profondo del mio cuoricino di ghiaccio, vi ringrazio della vostra presenza. Anche una vostra semplice visualizzazione è per me motivo di soddisfazione, sì, pure te che non commenti mai; già il fatto che qualcuno legga un post che abbia scritto, dopo magari averci passato delle ore a scriverlo, mi fa capire che nonostante non sia un blogger attivissimo, ho pure io il mio piccolo gregge di pecorelle smarrite da accudire.Come ho già ribadito più di una volta, faccio davvero fatica a scrivere ogni giorno, parlare di tutto quello che seguo, delle ultime news o delle serie TV del momento; oltre ad avere poco tempo per farlo, aggiungo il fatto che la lista di cose da leggere, guardare, giocare, recensire è talmente lunga che neppure se le giornate fossero di 36 ore potrei mai farcela. Ho letteralmente delle torri di fumetti in giro per la stanza, almeno una decina di set LEGO ancora da montare, assieme a cinque model kit vari che non ho ancora avuto modo di finire. E certe cose sono due anni che prendono polvere, in attesa del loro turno per finire in qualche mio post. E a proposito di post: vi starete chiedendo che fine abbiano fatto le varie rubriche come il Venerdì coin-op, Inside the Games e il mega listone dei Set LEGO più belli di sempre. Bene, o meglio male, perché alcune di esse potrebbero non arrivare più, per via del troppo tempo che mi ci vuole per scriverle. Purtroppo sono fatto così, scrivo in modo troppo lento e mi perdo via con niente; già per scrivere queste poche righe ci sto mettendo un'ora, indeciso su come poter continuare la frase che state leggendo. Sono l'eterno indeciso, che adora la scrittura creativa e che vorrebbe tanto farvi leggere quello che gli passa per la testa, se non fosse che ogni volta che pubblico anche un piccolo racconto poi non se lo fili nessuno. E quindi mi richiudo in me stesso, convinto del fatto che quello che scrivo non interessi a nessuno.Ma ora basta piangersi addosso, è quasi Nasale e c'è sempre tempo per rimediare. Forse.

mercoledì 30 novembre 2016

LEGO Worlds, il videogioco per Mastri Costruttori

Prendete Minecraft; fatto? Bene, ora dategli fuoco e spargete al vento le sue ceneri, perché sta per arrivare su console e PC il sandbox game definitivo. 

 

L'anno scorso uscì in Early Access su Steam, raccogliendo un buon numero di pareri positivi; ora, o meglio, il 24 febbraio 2017, LEGO Worlds verrà rilasciato anche per PS4, Xbox e PC. Armatevi dunque di fantasia, poiché essa sarà l'unico limite che avrete una volta inserito il disco e avviata la partita.

lunedì 28 novembre 2016

Mad Sheila, il trailer del Mad Max cinese

Ebbene sì, avete letto bene, i cinesi hanno fatto la loro personale versione di Mad Max. Una versione dai toni demenziali, ma che non si fa mancare nulla del repertorio post-apocalittico a cui siamo abituati; costumi appariscenti e personaggi sopra le righe, alla guida di veicoli blindati lanciati in furiosi inseguimenti lungo le polverosi strade desertiche, sparatorie ed esplosioni a low budget. Enjoy.


Non ho trovato il nome degli attori, e ci sono davvero poche notizie riguardanti questa apocalittica pellicola, giusto il luogo delle riprese, il deserto della Mongolia. Ah, c'è pure il rischio che diventi una trilogia. Tanta roba, insomma.


giovedì 24 novembre 2016

5 serie animate che odio profondamente

Sono sicuro che con questo post mi attirerò l'antipatia di molti di voi, ma chissene, è ora che sappiate quanto io sia una brutta persona. Per diversi motivi che poi vi spiegherò, durante la transizione da infanzia a pubertà, ho iniziato a provare prima antipatia, poi disgusto e infine odio per delle serie animate specifiche; del tipo che se ne vedo anche solo la sigla mi sale la voglia di genocidio.

NARUTO
La colpa non è attribuibile alla serie stessa, che trovo comunque noiosa e davvero strutturata male, ma alla fandom di giappominchia brufolosi e imparruccati male che si aggirano ad ogni singola fiera del fumetto. Ok, la loro età media è pari alla metà dei miei anni, ma porcoschifo basta, non ne posso più di vedere cosplay di Naruto. Sono anni che infestano ogni fiera che frequento, nemmeno fossero pagati per esserci. Stesso discorso per One Piece, ma almeno in quel caso la serie è più divertente. Più o meno.


DETECTIVE CONAN
Ennesima serie infinita, che dopo più di 800 puntate è ancora lontana dal finire. Giuro, ho provato a seguirla all'inizio trovandola pure interessante; poi ho capito che La signora in giallo gli mangia in testa a Conan e soci e quindi ciao. Detesto che in una serie la trama di fondo non venga sviluppata, andandosi a perdere tra i centinaia di episodi autoconclusivi senza importanza, creati solo per allungare la mia agonia da spettatore scoglionato.


ADVENTURE TIME
Sì, odio Adventure Time da prima che diventasse famoso. Ogni singolo episodio è per me una morte cerebrale; un trip di acidi dalla quale esci male, o peggio, non ne esci proprio. Lunghi silenzi e immagini alla quale il mio cervello non riesce dare una spiegazione, peggio dell'ipnorospo di Futurama versione punkabbestia sotto i portici. Non riesco a capire come possiate guardarlo, davvero. 


SPONGEBOB
Come per Adventure Time, solo che SpongeBob ha in più la risata più fastidiosa dell'universo intero. SpongeBob deve morire male, assieme a Patrick Stella, Mr. Krabs e Squiddi, il capitano della sigla e tutti i personaggi di questo abominio animato. 


SIMPSON
Ebbene sì, detesto pure i Simpson. Ora. Perché una volta li guardavo con piacere, divertito dai loro episodi e dalle loro battute, poi però, col passare degli anni, le cose sono cambiate. O meglio, non sono cambiate affatto. Da due decenni sono rimasti sempre gli stessi, con le loro solite battute e le solite situazioni. Dopo l'ennesima replica si capisce che in tutti questi anni qualcosa è andato storto: non è mai cambiato nulla. La serie ha bisogno di uno svecchiamento, di far crescere quei maledetti Bart, Lisa e Maggie e mandare Homer in pensione. Mostrare la vita che va avanti, il tempo che passa e creare situazioni nuove. Odio i Simpson perché anche se sono cresciuto con loro, loro non vogliono crescere con me. 


Ah, odio anche i Puffi.

lunedì 21 novembre 2016

I nuovi Zord del film dei Power Rangers

Quando qualche settimana fa vidi per la prima volta il trailer del nuovo film sui Power Rangers, devo ammettere che un pochino di speranza si era accesa in me. Poi mostrarono lui.


Il nuovo Megazord, che ha polverizzato ogni mia speranza per questo film. Un incrocio tra Pacific Rim e Arlecchino, che nulla ha in comune con il vecchio e iconico robottone della serie originale. Ma non è finita qui, perché girando per la rete mi sono imbattuto nel primo Zord mostrato al pubblico, ovvero il T-Rex del Red Ranger. 


Il mio commento a caldo è stato "Ah...", poi il silenzio per circa due minuti. Il tempo necessario perché il mio cervello metabolizzasse il trauma. Sono quindi andato alla ricerca di ulteriori informazioni e alla fine, sono riuscito a trovare il video di un ragazzo del sito Ranger Nation, che facendo la recensione del nuovo Megazord ha mostrato il resto degli Zord. E credetemi, devo ancora riprendermi. 

ATTENZIONE:
Il seguente filmato potrebbe distruggere la vostra infanzia, proseguire nella visione potrebbe farvi perdere anche l'ultima fiducia che avete nel genere umano. Visionatelo a vostro rischio e pericolo. 

mercoledì 16 novembre 2016

I cugini del Nintendo Classic Mini: NES

Perché il vero motivo del successo del Nintendo Classic Mini: NES è tutto nel nome che si porta appresso. Senza quel Nintendo davanti, tutte le copie prenotate mesi prima e quelle andate letteralmente a ruba nei negozi, sarebbero ancora accatastate a prendere la polvere. Perché scrivo questo? Per il semplice motivo che il Mini NES non è il primo prodotto del genere, anzi, è solo l'ultimo di una serie di revival-console per nostalgici dell'epoca a 8 e 16 Bit. Solo che le altre le conoscono solo gli amarcord, lo zoccolo duro del retrogaming, quelli che collezionano per davvero queste chicche da prima che fossero di moda. Eccovi quindi una piccola lista dei cugini semisconosciuti del Mini NES.

 ATARI FLASHBACK 7
Prodotta dalla AtGames sotto licenza, riprende il design dell'Atari 2600, con due controller wireless e ben 101 giochi già preinstallati. Capito Nintendo? I controller sono wireless: vuol dire che quel tuo cavetto da trenta centimetri del Mini NES te lo devi mettere nel...ma andiamo avanti; esiste infatti pure la versione portatile.

ATARI FLASHBACK PORTABLE
Che di giochi ne contiene solo 60, ma non è un problema, visto che ha lo slot per le SD Card e la possibilità di essere collegato tramite un cavo alla TV. Non è il massimo del design, ma per il prezzo relativamente basso, io un pensierino ce lo farei.

 SEGA GENESIS CLASSIC GAME CONSOLE
Sempre AtGames, ma questa volta un prodotto davvero migliore di quelli mostrati poco sopra; infatti, il SEGA GENESIS CLASSIC GAME CONSOLE non solo ha ben 80 giochi preinstallati, tra i quali figurano nomi di un certo calibro, ma ha pure la possibilità di utilizzare le cartucce originali del Mega Drive, ops, del Genesis, la sua controparte americana. In più, questa macchinetta delle meraviglie permette il salvataggio dei dati, cosa molto pratica nei giochi di ruolo. Ah, pure qui i controller sono due e sono wireless. Capito Nintendo? Due controller venduti assieme, non che mi tocca comprarne uno a parte. Pezzente.

 SEGA MEGA DRIVE ULTIMATE PORTABLE GAME PLAYER
La versione portatile del Genesis, con 80 giochi e lo slot SD Card. Anche questa può essere collegata alla TV. Ora però voglio il rifacimento del Game Gear, magari che non ciucci batterie come se fosse un reattore nucleare, e senza il fastidioso problema del condensatore che manda in vacca ogni due per tre la console.

 COLECOVISION FLASHBACK

INTELLIVISION FLASHBACK
Sempre la AtGames, questa volta con due reperti del Triassico inferiore: ColecoVision Flashback e Intellivision Flashback. Se al solo guardarli vi ricordano qualcosa, vuol dire che siete più vecchi di quanto pensiate, e che quando uscì il Nintendo NES originale eravate molto probabilmente già maggiorenni. Un minuto di silenzio.

NINTENDO M82
Più che un cugino del Mini NES, direi il padre spirituale. La versione M82 era presente nei grandi magazzini e veniva usato per pubblicizzare e far provare con mano la potenza del NES; poteva contenere fino a 12 cartucce contemporaneamente. 

NINTENDO FAMICOM BOX
Altro NES, questa volta nella versione blindata per Hotel. Una vera chicca per i collezionisti.

POLYSTATION
Ma la vera regina indiscussa rimane sempre la PolyStation, con quei suoi 10.000.000 milioni di giochi in 1. Che vuol dire 10.000.000 versioni della stessa rom scrausa di Super Mario. E la Nintendo muta!

lunedì 14 novembre 2016

I fantastici giocattoli cinesi della Chap Mei Plastic Toys

Scusate la lunga assenza del blog, ma per una settimana ho avuto un incontro ravvicinato del terzo tipo con un virus viuuulente, che mi ha costretto nei migliore dei casi a stare parcheggiato nel letto, nei peggiori invece in un'altra stanza della casa adibita ad evacuare le scorie radioattive. Ora sembra che sia stato finalmente debellato e sono quindi pronto per ricominciare. Bene, dopo questa spiegazione esauriente su come e dove abbia passato la settimana scorsa, posso finalmente parlarvi di una ditta di giocattoli particolare; tutti voi sentendo parlare di giocattoli cinesi proiettate in automatico la mente verso le più strambe schifezze, deliranti fantasie e taroccate farlocche che il genere umano abbia mai prodotto. Bene, cioè male, perché a dire la verità, esiste un'eccezione alla regola, e sto parlando della Chap Mei Plastic Toys.


Fondata nel 1971 a Hong Kong, la Chap Mei ha da sempre una marcia in più rispetto a tante altre industrie cinesi dei giocattoli; non si è accontentata di fare i soliti pupazzini in bilico tra il trash e l'osceno, come abbiamo imparato a vedere con la rubrica Fake in China, ma ha saputo creare delle vere e proprie serie di culto tra gli appassionati del settore. 






Non si hanno molte altre notizie a riguardo di questa misteriosa compagnia cinese, ma vi basti sapere che i suoi prodotti sono venduti in tutti i più grandi negozi di giocattoli del mondo, a fianco di nomi molto più blasonati come Hasbro o Mattel. 





I set Chap Mei sono qualcosa di completamente diverso dalla quasi totalità dei giocattoli moderni, dove il prezzo non è rapportato alla qualità e al volume di prodotto venduto. Per chiarirci: quante volte avete visto un set giocattolo compreso di personaggi, nemici, playset e qualche volta veicoli, tutto venduto assieme? Direi che l'ultima volta siano stati gli anni 90. Ma soprattutto, quante serie di giocattoli escono ancora con un playset, stile Masters, per intenderci?





Il suo essere vintage ma al passo con i tempi, offrendo prodotti di qualità ad un prezzo tutto sommato alla portata di tutti e con una vasta gamma di prodotti differenti, fanno sicuramente della Chap Mei una delle aziende migliori nel settore. 


Ma non è tutto oro quello che luccica, ed è normale che specialmente in passato, molti dei loro prodotti fossero rielaborazioni di giocattoli famosi, come G.I. Joe e pure i dinosauri del terzo Jurassic Park. Usando molto spesso gli stessi stampi, modificandoli all'occorrenza, hanno dato vita a un assortimento di creature e mezzi che nulla hanno da invidiare agli originali. A volte risultando addirittura migliorati sotto molti punti.

Forse.