venerdì 6 giugno 2014

Venerdì coin-op VIII

Bentornati al Venerdì coin-op, la rubrica sulle vecchie glorie delle sale giochi. Oggi andremo a vedere un classico degli anni 90, l'adrenalinico:


Un "first person rail shooter" o sparatutto in prima persona su binari, sviluppato e prodotto dalla Namco nel 1996. Sì, nella schermata del titolo c'è scritto '95 e allora?

Hanno tutti gli occhiali da sole. Una classica moda anni 90.
La cosa che piaceva sicuramente di più è l'utilizzo della light gun; il giocatore infatti, utilizzava la pistola in dotazione del cabinato per ammazzare ogni cosa si muovesse sullo schermo, mentre il gioco si muoveva in automatico da uno stage all'altro ogni volta che si uccideva ogni nemico che ci si parava davanti. Ma sparare non era sufficiente, bisognava farlo pure in fretta poiché il timer sullo schermo indicava quanto tempo mancasse prima del game over, fortunatamente ogni cattivo crivellato di colpi donava qualche secondo in più: ecco spiegato il perché del nome Time Crisis.

Hei, manca mezza macchina!
L'unico movimento non automatico era il mettersi al riparo, per farlo bisognava schiacciare l'unico pedale del cabinato, come quello dei giochi di guida. Facendo ciò non solo ci si riparava dal fuoco nemico, ma si ricaricavano pure i colpi della pistola; in breve tempo potevi imparare la perfetta sincronizzazione di pedale-pistola per arrivare almeno fino al primo boss. Più o meno.


La trama gira attorno alla nazione immaginaria di Sercia, dominata con pugno di ferro dalla famiglia Garo da più di un millennio. Nel 1995 (vedi che la data ora è giusta? Miscredenti) la V.S.S.E.  "Vital Situation Swift Elimination", manda sul posto l'agente speciale William MacPherson per destabilizzare la loro tirannia. Riuscendo nell'impresa diviene lui stesso presidente, ma l'ultimo discendente della dinastia Garo fa rapire la figlia e chiede in cambio della liberazione importanti segreti militari, l'uomo ha tempo solo fino al tramonto per accontentare le folli richieste e salvare la vita della figlia Rachel. Disperato, chiede allora aiuto alla V.S.S.E. affinché mandi qualcuno in suo soccorso, sarà in quel momento che entrerà in scena l'eroe della storia: Richard Miller.


Richard Miller, anche detto "One-Man Army". Non voglio sapere a cosa alludano.
La trama poi segue il solito filone da action movie anni 90, con la figlia del presidente in pericolo, un misterioso sicario e tanti nemici stupidi come dei comodini a cui sparare come se non ci fosse un domani.


Del gioco è famosa la versione per PlayStation del 1997 venduta insieme alla G-Con, la pistola da collegare alla console per imitare fedelmente la versione arcade. In mancanza del pedale venne inserito un bottone sul lato della pistola, io però lo trovavo scomodo da pigiare e allora vaffanchiulo te e la G-Con.



Come sempre ci furono col tempo molti seguiti, ma di questi ne parleremo in futuro.