lunedì 14 aprile 2014

LA RECEN(T)SIONE DI: Kingdom Hearts (PS2)


Questo è senza dubbio uno dei miei giochi preferiti in assoluto, è riuscito a prendermi dal primo momento in cui ne ho scoperto l'esistenza grazie ad un volantino pubblicitario. Continuavo a rileggerne la descrizione, impazzendo dalla smania di giocarci. Dovevo averlo al più presto. E invece come accade sempre in questi casi, dovetti aspettare parecchio tempo prima di riuscire a trovarlo. Poi finalmente riuscii a metterci le mai sopra e...difficilmente ho provato così tanta empatia con un videogioco. Nato dall'unione di due mondi a me cari: quello Disneyano e quello della serie di Final Fantasy; Kingdom Hearts è la perfetta simbiosi tra due universi totalmente differenti. Una dimensione a parte, che con toni fiabeschi e una maturità nei contenuti forse troppo sottovalutata, riesce a regalare davvero delle belle emozioni. In molti si lasciano ingannare dalla presenza dei personaggi Disney, bollandolo come gioco per bambini, ed effettivamente le varie gag tra i comprimari potrebbero risultare molto infantili, ma secondo il mio parere il bello del gioco è proprio questo, il dualismo che si crea tra la dimensione fiabesca e quella più seriosa, classica dei Final Fantasy. 



Uscito nel 2002 per PlayStation 2, nato dalla collaborazione tra l'allora Square Soft (ora Square Enix) e la Disney Interactive. Ideato da Tetsuya Nomura, già character design della serie Final Fantasy, il gioco è un action RPG avente come protagonista un ragazzino di nome Sora. Lui e i suoi amici, Riku e Kairi, vivono un'esistenza pacifica giocando sulle Isole del Destino, assieme ad altri ragazzi come TidusWakkaSelphie ( i primi due tratti da Final Fantasy X mentre la ragazzina da Final Fantasy VIII). Tutto sembra scorrere in modo tranquillo, ma il desiderio d'avventura è forte e per questo motivo Sora, Riku e Kairi decidono di costruire una zattera e partire alla scoperta del mondo. In quel preciso momento però, su di un'altro mondo, Re Topolino è scomparso lasciando solo una lettera dove ordinava al mago di corte Paperino e al capitano delle guardie Pippo, di partire alla ricerca del custode della misteriosa Keyblade. Quella stessa notte sulle Isole del Destino si abbatte una terribile tempesta, Sora corre per poter mettere in salvo la zattera ma viene attaccato da strane ombre, sono gli Heartless, creature nate dall'oscurità nei cuori degli esseri umani. Quando finalmente riesce a trovare Riku, quest'ultimo spiega a Sora che la porta verso altri mondi è stata aperta e che è troppo tardi per tornare indietro. Sora chiede di Kairi e gli viene risposto che lei partirà con Riku, perché lui non teme l'oscurità e a quel punto, prima di venirne avvolto completamente, cerca di convincere Sora a seguirlo ma quando stanno per essere assorbiti entrambi, una luce brilla nelle tenebre e tra le mani di Sora compare il Keyblade, una grossa e potente chiave che lui usa come una spada. Ma ormai è troppo tardi, le Isole del Destino stanno scomparendo inghiottite dall'oscurità e i suoi amici sono spariti; dopo un breve scontro con un gigantesco Heartless, Sora viene risucchiato da un vortice e quando riprende conoscenza scopre di essere su di un'altro mondo, dove fa la conoscenza di Pippo e Paperino: da qui ha inizio il loro viaggio per ritrovare Riku, Kairi e Re Topolino e salvare i mondi dalle forze del male.



L'espressione di Pippo è stupenda.

Squall (Leon) di Final Fantasy VIII.


Ci sono moltissimi boss tra cui, molti personaggi dei film Disney.

Durante le battaglie potremo evocare in nostro aiuto temibili creature come Bambi.

Ade spiega in modo molto chiaro il suo piano a uno scazzato Cloud.

Nel corso del gioco viaggeremo in diversi mondi Disney e non solo.
La colonna sonora è stata composta da Yoko Shimomura, mentre i brani durante i titoli di coda sono di Kaoru Wada. La canzone iniziale, Hikari nella versione originale e Simple and Clean in quella occidentale, è invece cantata da Utada Hikaru, cantautrice di fama internazionale.


Il tema portante del gioco è la profonda amicizia che lega i protagonisti tra di loro, mai banalizzata e anzi, è difficile trovare un gioco come questo, dove i sentimenti vengono resi in modo realistico, con frasi significative e profonde. Se non lo avete mai provato fidatevi di me, fatelo. Non vi pentirete, se poi pensate che l'anno scorso è uscito Kingdom Hearts 1.5 ReMIX per PS3, Remake in HD del primo capitolo in versione Final Mix (versione mai arrivata da noi piena di novità) contenente pure Kingdom Hearts Re:Chain of Memories (versione per PS2 dell'omonimo gioco uscito precedentemente solo per il Game Boy Advance), non potete farvelo perdere.