martedì 8 aprile 2014

Quattro pinne all'orizzonte

Sono durati relativamente poco, dal '94 al '96, però devo ammettere che ancora oggi li porto nel cuore. Sto parlando degli Street Sharks: "pupazzetti" mezzi uomini e mezzi squali, messi in commercio dalla Mattel accompagnati, come di consueto, dalla propria serie di cartoni animati. Cartone brutto, squallido, disegnato molto spesso male e privo di logica, ma che visto con gli occhi di un bambino dell'epoca,  era una delle cose più fighe che passassero alla tele. La trama, ovviamente, è talmente semplice che viene riassunta in sintesi nella sigla.


La serie finì incompleta, non raccontando che fine fece il padre dei protagonisti e se loro tornarono mai umani. Sappiamo solamente che le ultime due puntate presentarono quelli che in futuro rubarono la scena agli Street Sharks: gli Extreme Dinosaurs, che qui erano chiamati Dino Vengers. 4 dinosauri antropomorfi in lotta contro i malefici Raptors. Ma di questo ne parlerò in futuro.


Streex è uno dei miei preferiti in assoluto.


Ma quanto è figo il metallaro?

Mantaman spacca.




Killermaro, uno dei cattivi.

Dr. Paradigm, il cattivo principale della serie.

I personaggi mi sono sempre piaciuti un sacco, massicci, muscolosi e con espressioni sempre incazzate. Ne ho avuti parecchi da piccolo e purtroppo hanno fatto tutti una brutta fine, insieme a tutti i miei giocattoli, quel maledetto giorno che papà decise di buttare via tutto indiscriminatamente. I bambini poveri della discarica quel giorno hanno festeggiato Natale/compleanno/onomastico tutto insieme e ancora oggi ringraziano il misterioso benefattore.