mercoledì 6 agosto 2014

L'estate che non tornerà più

Sì, è vero che questa estate è "leggermente" anomala, che sembra di essere nella stagione delle piogge, che non esistono più le mezze stagioni, ma neppure quelle intere. Ma oggi non intendo parlare del meteo o dei cambiamenti climatici; voglio condividere invece con voi il mio pensiero d'estate, cosa intendo con questo termine, quali ricordi abbia di questa stagione che in cuor mio ho sempre detestato.

Per molti questo è il vero sinonimo d'estate.
Sole, mare, divertimento, relax: i quattro punti cardine dell'estate. Ma per me si può togliere tranquillamente il mare ed inserirci gli amici. L'estate era sinonimo di cazzeggio, di giornate passate assieme agli amici di sempre, era la liberazione dal peso della scuola, la mia libertà condizionata prima dell'inizio del nuovo anno scolastico; ma soprattutto, l'estate voleva dire avventura.

Tipo così, ma senza il tesoro di Willy l'Orbo.
Nonostante io ami l'inverno, le estati della mia fanciullezza/adolescenza le passavo con gli amici del mio paesino, situato nella ridente campagna lombarda. Dove la noia e le zanzare la fanno da padrone, dove il tasso d'umidità raggiungono livelli da Foresta Amazzonica e l'afa ti toglie il respiro. Lì, in quelle terre maledette dal Signore si svolgevano le nostre avventure; interi pomeriggi passati nella più totale pace dei sensi, senza problemi, senza pensieri. Quando eravamo veramente felici con poco, che bastava passare un pomeriggio a fare gavettoni per divertirci, quando con la nostra ingenuità ci sentivamo i padroni del mondo. Si partiva in bicicletta/motorino/autobus/qualsiasi mezzo a volte persino le gambe, macinando chilometri su chilometri e raggiungendo qualsiasi luogo volessimo. Non avevamo problemi di nessun tipo, la sacra scuola del cazzeggio fece di noi degli studenti modello; in quei pomeriggi passati insieme si capiva il significato d'amicizia, di fratellanza, di condivisione. Tutte cose che con il tempo sbiadiscono, estate dopo estate tutto cambia, c'è chi si trasferisce per gli studi, chi cambia compagnia, chi si trova la ragazza e semplicemente non esce più, chi addirittura sembra dimenticarsi del tempo passato assieme e ti tratta come un perfetto estraneo. Tutto questo viene chiamato età adulta, l'età del cambiamento, quando passi da ragazzino ingenuo a uomo. Allora qualcosa nella tua mente forse cambia, le vecchie avventure diventano ricordi sbiaditi, di quelle che ogni tanto riaffiorano a galla quando ti ritrovi sporadicamente con qualcuno della tua vecchia compagnia. I vecchi "amori" estivi vengono cancellati dalla memoria, lasciando solo un vago ricordo di quella tipa di cui non ricordi nemmeno il nome; le giornate passate all'insegna del cazzeggio, le immense compagnie, le granite o i gelati, le corse, le risate, le notti in bianco, i fiumi di parole, il divertimento vero, tutto finisce per essere solo un lontano ricordo. Rimangono gli amici, pochi, che rivedi ogni tanto tra una giornata massacrante al lavoro e l'altra, vi rivedete e siete felici, magari vi offrite pure una birra e vi ripromettete che una qualche sera uscirete di nuovo insieme, come i vecchi tempi. Ma sapete entrambi che non sarà mai più come all'ora, perché adesso c'è il problema dei soldi, della morosa/ moglie o bambini che vi aspettano a casa, delle ore di lavoro che vi distruggono sia fisicamente che mentalmente; amettiamolo gente, se anche voi come il sottoscritto avete passato quell'età stupenda chiamata adolescenza, avete già finito di godervi l'estate. Addio avventure, addio cazzeggio che ora il prato non si taglia da solo e c'è da ridipingere casa e le ferie durano poco, addio ai pomeriggi d'ozio puro, addio all'infinità di amici che ora sono poco più che conoscenti, addio alla nostra ingenuità e benvenuti nel mondo dei grandi.



Un'ultima cosa, la pubblicità del cono 5 Stelle Sammontana ha rotto la minchia.