lunedì 30 marzo 2015

Tutta la linea LEGO Pirates (parte V)

Eccovi finalmente arrivati all'ultima parte di questo listone infinito su tutti -o quasi- i set LEGO Pirates. Dico quasi perché, come vi spiegherò dopo, ho volutamente omesso i nuovi set di quest'anno.

2009

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 Kraken Attackin'

 6241
Loot Island

 6243
Brickbeard's Bounty

 6253
Shipwreck Hideout

 8397
Pirate Survival

Imperial Guard

8396
Soldier's Arsenal

 6239
Cannon Battle

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Soldiers' Fort 


E questi erano gli ultimi set della linea Pirates: come vedete sono molti diversi dalle scorse serie, più bruttini e meno ispirati, se ne salvano giusto un paio, tutto il resto è tristezza. 

2010

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Imperial Flagship

L'ultima vera figata in ambito piratesco della LEGO. 1664 pezzi per uno dei set da collezioni più belli mai fatti; ormai introvabile, la sua valutazione si aggira attorno al prezzo di un rene nuovo o un polmone di seconda mano, invidio parecchio chi lo possiede.

E ora parliamo dei set del 2015. Per tutti coloro che non lo sapessero, per quest'anno la LEGO ha finalmente deciso di riproporre il tema dei pirati con cinque set più una scacchiera. Inutile dirlo che c'era molta curiosità dietro al loro ritorno, peccato che una volta mostrate le prime foto, si sia vista subito la pessima qualità dei set, lontani anni luce dai fasti del passato.


 Giusto per farvi vedere qualche set della nuova serie.

 
La cosa che però mi ha lasciato davvero basito, è la decisione da parte della LEGO di non distribuire questi prodotti nei negozi italiani: unica eccezione è per questo set della linea Juniors, che potete trovare in tutti i negozi di giocattoli.

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La caccia al tesoro dei pirati

Tutti gli altri set sono esclusive dello shop on-line LEGO. Perché di questa triste scelta? Perché, come si accorgeranno prossimamente tutti gli amanti dei mattoncini danesi, il mercato italiano non è abbastanza appetibile per loro e inizieranno ad importare molti meno set, per evitare d'intasare i negozi con merce invenduta. Per questo motivo, come protesta, non parlerò mai di questi nuovi set Pirates, che non solo sono molto al di sotto degli standard qualitativi di un tempo, ma sono pure esclusive dello shop on-line o di negozi d'importazione, che ne faranno giustamente alzare i prezzi ma per dei prodotti che non valgono il denaro speso.


LEGO Pirates: parte I - parte II - parte III - parte IV

sabato 28 marzo 2015

Boomstick award 2015!


Premetto che fino a pochi giorni fa ero all'oscuro di questo premio, quindi scusatemi tanto se non ho la più pallida idea di cosa sia, ma ringrazio di cuore Miki del Moz O' Clock per avermi nominato tra i suoi sette vincitori. Grazie Mikilino, ti devo una birra.
Tornando a noi, il premio è stato creato da Hell di BookAndNegative e segue queste 4 semplici regole:

1– i premiati sono 7. Non uno di più, non uno di meno. Non sono previste menzioni d’onore.
2– i post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione.
3– i premi vanno motivati. Non occorre una tesi di laurea. È sufficiente addurre un pretesto.
4– è vietato riscrivere le regole. Dovete limitarvi a copiarle.

I premiati possono a loro volta nominare altri sette bloggers, l'importante è non contravvenire alle quattro sacri regole dettate da Hell: pena la rimozione del premio e l'assegnazione dello sfigatissimo Bitch Please Award.

Ed ecco i miei 7 nominati:

Moz O' Clock - Perché oltre a ricambiargli il favore, lo reputo un blogger poliedrico e con cui si possa discutere di qualsiasi cosa. Un bravo scrittore con un blog a tutto tondo, capace di spaziare dal mondo nerd alla cultura generale, passando per riflessioni spirituali e simbolismi esoterici, con quel pizzico d'ironia che non guasta mai.

Megotronika - Da considerarsi il figlio moderno di Retronika e curato dallo stesso Salvatore, questo suo neo-blog è ambientato ai giorni nostri. Ovviamente essendo appena nato gli argomenti sono ancora limitati, ma ben presto scommetto che ci si ritroverà spesso a condividere le proprie opinioni sul fumetto moderno, i film in uscita e i videogiochi post 2000.

GiocoMagazzino - Lo conosco da poco ma già lo adoro, è un concentrato di nerdume allo stato puro. Si riesce quasi a sentire l'inconfondibile odore d'ascella pezzata da torneo di Magic nelle fumetterie. Bravi ragazzi!

Bizzarro Bazar - Un viaggio nel macabro, nel conturbante e meraviglioso mondo che ci circonda. Un viaggio tra scienza, medicina, curiosità e stranezze che vi lascerà a bocca aperta.

Criptozoo  - Il primo sito italiano sulla criptozoologia. Per chi non sapesse di cosa sto parlando è pregato di non guardare trasmissioni come Mistero, Vojager e affini. La criptozoologia è lo studio delle specie animali non ancora classificate dalla scienza ufficiale; un viaggio tra il folklore e le ultime notizia sul mondo animale, dove ogni articolo è consultabile da chiunque, anche il meno esperto o il lettore di passaggio. Se amate la natura più nascosta, questo è il sito per voi!

La Firma Cangiante - Blog che ho scoperto tipo due giorni fa  -me ne pento e me ne dolgo di questo ritardo- in cui si spazia tra film d'autore, serie TV e fumetti. Una piacevole scoperta che non mancherò di seguire d'ora in avanti.

Timber Maniacs - Un blog consigliato a tutti gli amanti dei videogames e non solo: tra curiosità, recensioni e considerazioni su film, anime e manga, questo blog è perfetto per farsi un po' di sana cultura nerd.

Chi ho premiato può a sua volta nominare altri sette blog che segue, che io ho già fatto la mia parte e ora tocca a voi.

giovedì 26 marzo 2015

Daria - la vita fa schifo

Vi ricordate del post su quei due miti di Beavis e Butt-head? Se la risposta è no, cliccate sul loro nome e fatevi un veloce ripasso. In quel post, parlai velocemente di una loro compagna di scuola chiamata Daria
Morgendorffer e del fatto che divenne protagonista di una sua serie. Bene, è arrivato il momento di approfondire la sua misantropica vita.


La serie, composta da 65 episodi suddivisi in 5 stagioni andate in onda dal 1997 al 2001 su MTV, è incentrata sulla vita della teenager americana Daria: ragazza ribelle, cinica e che fa del sarcasmo la sua arma vincente contro il mondo che la circonda; trasferitasi da poco con la famiglia nella cittadina di Highland, dovrà fare i conti con le difficoltà di chi si deve ambientare nella nuova scuola, tra compagni affetti dalle più disparate crisi e fissazioni adolescenziali e insegnanti decisamente fuori dal comune. 


I personaggi principali oltre a Daria sono:


Quinn, sorella di Daria e completamente il suo opposto, è una ragazza alla moda che ama stare al centro dell'attenzione. Si vergogna d'avere una sorella come Daria e se qualcuno gli chiede se sono parenti lei risponde che sono cugini di secondo grado. O la ragazza straniera che vive a casa loro. 

 

Jake, il padre di Daria. Ha il terrore di ripetere con le figlie gli stessi errori che suo padre ha compiuto nei suoi confronti. 


Helen, la madre di Daria. Perennemente al telefono e sempre di corsa, è una donna in carriera e suo marito patisce molto questa cosa, sentendosi inferiore a lei. 


Jane Lane, la migliore amica di Daria, le due sono molto simili nel carattere e nel modo di vedere il mondo. Jane è anche brava a dipingere e i professori la incentivano a coltivare questa dote.


Trent Lane, fratello di Jane e prima cotta di Daria. Un classico nullafacente che passa la giornata tra il dormire e il suonare la chitarra nella sua band, gli Spirale Mistica.


Thomas "Tom" Sloane, un ragazzo ricco e di buona famiglia che vuole apparire come un alternativo, è il primo vero ragazzo di Daria. Appare per la prima volta alla fine della terza stagione, mentre si frequentava con Jane. In seguito farà coppia fissa con Daria, causando la momentanea rottura dell'amicizia tra lei e la sua migliore amica Jane.


Brittany Taylor, capitana delle cheerleader e classica ragazza superficiale e disinteressata di tutto ciò che non la riguardi in prima persona. Lei e Daria si odiano.


Kevin Thompson, il ragazzo di Brittany. È il lanciatore della squadra di football della scuola, molto spesso sia lui che Brittany vengono scherniti da Daria per la loro poca intelligenza.

Ma oltre a questi -e molti altri compagni di scuola- Daria ha a che fare anche con i professori, ognuno dei quali ha una propria  personalità molto spiccata, come:


Timothy O'Neill, è l'insegnante d'inglese e uno dei pochi professore che incoraggia Daria nella scrittura. Molto timido e praticante delle teorie New Age.


Anthony DeMartino, l'insegnante di storia. Odia profondamente i suoi alunni e quando è sotto stress l'occhio destro gli fuoriesce in modo inquietante.


Diane Bennet, la prof. di economia. Lei è l'insegnante incaricata a decidere dove mandare in gita i ragazzi, purtroppo si lascia molto spesso condizionare dagli stessi.


Janet Barch, l'insegnante di scienze. Dopo il divorzio odia tutti gli uomini, compresi i suoi alunni. L'unica eccezione è il professor O'Neill.


Angela Li, è la preside della scuola. Si preoccupa più della sicurezza dell'istituto che dei fondi scolastici, così facendo ha sempre bisogno di fare raccolte fondi o sponsorizzazioni assurde per ricavare denaro, che in seguito spende per sistemi di sicurezza e quant'altro. Il suo personaggio è una parodia dei presidi americani degli anni 90, in preda alla spasmodica ricerca della sicurezza nelle scuola dopo il famoso massacro della Colombine.

La serie vanta anche due lungometraggi per la TV: Is It Fall Yet? (È già autunno?) del 2000, si colloca tra la terza e la quarta stagione ed è incentrato sul rapporto burrascoso d'amicizia tra Daria e Jane, dopo che il ragazzo di Jane la lascia per mettersi con Daria. Is It College Yet? (È già ora di andare al college?) del 2002, è da considerarsi l'ultima puntata di Daria, in cui tutti i protagonisti raggiungono i loro obiettivi o realizzano i propri sogni e Daria, una volta lasciato Tom, decide finalmente che college frequentare. 

Non sarà stata una serie perfetta, ma ha sicuramente il pregio d'aver saputo lasciare un segno indelebile nella memoria di molti teenagers dell'epoca; oltre ai temi trattati e l'immedesimazione con i protagonisti -perché sono sicuro che molti di voi a scuola sono/erano un po' degli emarginati- Daria viene ricordata con piacere soprattutto per le sue battute sarcastiche e ciniche. Un esempio?

martedì 24 marzo 2015

Due parole su...[il disagio continua]

Purtroppo per voi è tornata la rubrìca più triste della storia. Per tutti quelli che fortunatamente si sono persi le prime due parti, beh, se vi volete male le potete trovare qui e qua.


  Ken
Friendzone forever

Beast Man
Collare antipulci

Hello Kitty
Il demonio
(Per saperne di più cliccate qui)

Scarlett Johansson
Santa subito!

I risvoltini
Gli alluvionati 

Dragon Ball - il film
Una trashata

Dragonball: Evolution
Anche peggio

 I nuovi Fantastici Quattro
Ma nascondetevi...

lunedì 23 marzo 2015

Inside the Games: The Legend Of Zelda

Benvenuti a questo nuovo appuntamento con la rubrìca Inside the Games, dove andremo a scoprire i segreti e le curiosità che si celano dietro i grandi classici del passato videoludico. Oggi partiremo per una terra lontana, dove un male antico e potente si è risvegliato e un giovane eroe dovrà affontare mille insidie per salvare la principessa e il suo regno. Sto parlando di:



  • Come molti di voi sapranno, il nome della principessa Zelda è un omaggio alla omonima scrittrice americana Zelda Sayre Fitzgerald. Come mai proprio lei? Per il suo carattere molto forte e la sua particolare personalità.  
  • L'idea alla base di questo videogioco è da ricercare nell'infanzia del suo creatore; Shigeru Miyamoto -già creatore di Super Mario Bros.- quando era un bambino amava avventurarsi nel bosco dietro casa: un giorno, mentre esplorava la zona collinare, scoprì l'entrata di una caverna che esplorò armato solo di una torcia elettrica. Quella esperienza lo influenzò a tal punto che ancora oggi l'esplorazione delle grotte è un punto cardine della serie. 
  • Il nome Link indica il collegamento (in inglese link, appunto) tra il giocatore e il videogioco. Simbologicamente Link fa da tramite tra il mondo virtuale di Hyrule e la realtà. 
  •  Se all'inizio del gioco, invece di inserire il nome di Link o il vostro, mettete Zelda, inizierete l'avventura con gli oggetti da trovare e i dungeon spostati dalla loro solita posizione. Giusto per non annoiarsi a rigiocare il titolo Nintendo più volte.
  • Link è mancino.
  • Molto famosa è la questione delle forme dei dungeon: tutti hanno una forma specifica, come un serpente, un'aquila, una svastica o la testa di un leone. Ehm si, pure una svastica. Ma prima che pensiate male dovete sapere che quel simbolo reso tristemente celebre dalla Geramnai nazista, in realtà è un simbolo buddhista, trattasi infatti di un manji. 
  • Il gioco uscì in Giappone come titolo di lancio del Famicom Disk System, la periferica per il Famicom (il Nintendo versione giapponese per chi non lo sapesse) che leggeva i floppy disk. In questo modo per la prima volta si aveva la possibilità di salvare la partita, senza utilizzare più le scomode password e grazie alla capacità di memoria superiore a una cartuccia normale ora i giochi potevano essere più longevi e complessi. L'anno seguente vennero prodotte le versioni americane ed europee del gioco ma nella versione classica in cartuccia; per permettere al giocatore di salvare la partita venne sviluppata ed inserita all'interno della cassettina del gioco una batteria per il salvataggio, grande e gradita novità per tutti i giocatori del mondo.
  • Ganon in origine era conosciuto con l'appellativo di Hakkai, in riferimento ad una leggenda cinese in cui appariva un mostro dall'aspetto suino di nome Zhu Bajie, in giapponese Cho Hakkai. Ah, giusto per farvi sapere, la leggenda si chiama Il Viaggio in Occidente ed è la stessa da cui è stato preso spunto per milioni di film, manga e anime. Compreso un certo Dragon Ball. 


Inside the Games:

venerdì 20 marzo 2015

Daitarn 3, il robot più forte dell'universo

Eccoci qui, pronti per festeggiare come si deve il vincitore della prima Giga Mega Super Robot War, il solo e unico: 




Lo sapevate che il termine giapponese "daitān" significa impavido o coraggioso? E lo sapevate che il nome Daitarn con la r postvocalica è una traslitterazione corretta dal giapponese, dove la r viene percepita e pronunciata come ā lunga? Se non lo sapevate adesso lo sapete.


Per quei pochi che non lo sapessero, la serie di Daitarn è stata creata da Yoshiyuki Tomino, il padre di Gundam, mentre il design del robot è di Kunio Ōkawara. Chi è Kunio Ōkawara? Semplicemente quello che ha creato mezzo universo robotico giapponese.

"Sono cugino di Gundam e nipote di Tekkaman"
La serie di Daitarn è costellata da omaggi e citazioni alla cultura pop dell'epoca, come nel famoso episodio 32, dove la base dei nemici ricorda la famosa Morte Nera di Star Wars. Sempre dalla celebre saga di Lucas hanno preso ispirazione per la spada laser usata da Banjo, mentre in un episodio lo si vede giocare al famosissimo Pong.




La serie, composta da 40 episodi, ha avuto un successo enorme in Italia mentre -come spesso accade- in Giappone non è andata benissimo. Ma era successa la stessa cosa con Goldrake, quindi probabilmente i giapponesi hanno dei gusti pessimi in fatto di robottoni giganti.



"Splendido splendete
come sono affascinante
faccio cerchi con la mente"



Il gruppo dei Meganoidi deve il suo nome proprio ai cattivi di Daitarn.





E ora, per festeggiare il vincitore della prima Giga Mega Super Robot War, ci ascoltiamo la mitica sigla italiana cantata da I Micronauti, scritta da Luigi Albertelli con la musica di Vince Tempera! Vai DAITARRRNNNN 3!!!