giovedì 31 marzo 2016

3DNES, emulare in tre dimensioni

Avete presente il primo Nintendo 8 bit, conosciuto anche come NES? Bene, da qualche tempo potete trasformarlo in un moderno Nintendo 3DS. Più o meno.




Con 3DNES, un emulatore web gratuito utilizzabile esclusivamente col browser Firefox, le vecchie glorie del mitico NES si fanno in tre dimensioni; cliccando qui, è possibile provare la beta del programma. Graficamente ha un suo perché, anche se l'effetto nostalgia mi fa preferire molto di più la bidimensionalità originale, spero comunque che il progetto venga ottimizzato e reso utilizzabile con qualsiasi tipo di ROM, magari pure quelle del Super Nintendo. Sperèm.

 

martedì 29 marzo 2016

LEGO BATMAN IL FILM, i primi due esilaranti trailer

Avete visto il film dei LEGO? Spero proprio di sì, perché il prossimo anno arriverà sui grandi schermi una sorta di spin-off, incentrato sulle vicende del Cavaliere Nero, o in grigio molto scuro, più famoso di sempre, ovvero:

 



Non vedo l'ora. Nananananananana BATMAAAN!

venerdì 25 marzo 2016

Venerdì coin-op XLVII

Bentornati al Venerdì coin-op, la rubrica dedicata ai cabinati da sala giochi più famosi di sempre; oggi vestiremo i panni del techno-ninja più famoso di sempre, sto parlando di: 


Sviluppato e pubblicato da Capcom nel 1989, Strider, in Giappone conosciuto come Strider Hiryū (ストライダー飛竜), è un platform condito da fasi molto frenetiche e combattimenti acrobatici come mai si erano visti prima.



La storia del gioco è ambientata in un ipotetico futuro, nel 2048, dove il malvagio Grandmaster Meio ha conquistato il mondo con le sue armate aliene, costruendo una base spaziale tra la Terra e la Luna denominata Third Moon. Il protagonsta, Strider Hiryu, fa parte dell'ultimo baluardo di guerrieri in difesa del pianeta, gli Strider. Il suo compito è quello di sconfiggere le armate nemiche e porre fine alla tirannia di Grandmaster Meio.

Il gameplay del gioco è stato per l'epoca una ventata d'aria fresca, grazie all'agilità del protagonista nell'arrampicarsi, fare capriole e scalare le piattaforme grazie ad un rampino; per non parlare della Falchion, la temibile spada al plasma in grado di affettare i nemici meglio dello Chef Tony. In più, raccogliendo appositi power up, il giocatore ha la possibilità di utilizzare dei piccoli pod che sparano ai nemici mentre ci fluttuano attorno; raccogliendo un terzo power up dello stesso tipo, i tre pod formano una pantera robotica letale per ogni nemico abbia la sfortuna di trovarsela davanti. Infine, raccogliendo un quarto power up, il pod si trasforma in un falco che attacca dall'alto i bersagli per qualche secondo, prima di sparire. 

Nel corso della partita si possono trovare anche altri tipi di bonus, come tre tipi di ideogrammi: Hi (飛, volare) che rigenera una parte d'energia, Ryu (竜, drago) aumenta la barra della vita e Hiryu (飛竜, drago volante) che la ricarica completamente. Gli ultimi tre bonus sono invece l'icona della spada, che ne aumenta la potenza ed il raggio d'azione, l'icona del ninjutsu che dona l'invincibilità temporanea e l'icona di Strider per ricevere una vita extra.

Il gioco è suddiviso in cinque livelli, ognuno ambientato in un punto diverso del pianeta eccetto l'ultimo, che invece si svolge a bordo della base spaziale Third Moon. A metà di quasi ogni stage, il giocatore deve affrontare dei temibili semi-boss, per poi finire il livello affrontando i boss veri e propri, fino allo scontro finale con Meio. Er meio der Colosseo.



Strider ebbe un ottimo successo di pubblico, grazie alla sua grafica molto bella e alla giocabilità molto elevata; venne come al solito convertito per molte console domestiche dell'epoca, poi ebbe un seguito ufficiale sulla prima PlayStation e qualche anno fa un remake per le console moderne. Il protagonsita è pure apparso all'interno della serie di picchiaduro Marvel VS Capcom.



 

martedì 22 marzo 2016

MECHArt, la mostra dei robottoni made in Italy


 
Inaugurata domenica 20 marzo, presso l'Associazione Culturale Avamposto Art & Tattoo Studios 
in Via Guido Rossa n.1 a Castel Goffredo (MN) la mostra MECHArt, dedicata alle opere del mecha designer Kallamity; un viaggio tra macchine da guerra e visioni futuristiche della città di Mantova, dove il polo chimico si trasforma in una città fortezza e le architetture del centro storico si fondono in modo armonioso e utopico, dando vita alla fantasiosa Mantro.







La mostra durerà fino a martedì 31 maggio, visitabile tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00; ma non è finita qui, perché questa è solo la prima di una serie di eventi d'arte in programma dai ragazzi dell'Avamposto Art & Tattoo Studios, che hanno voglia di riportare un po' di linfa vitale in questa provincia morta di sonno. Arte a 360°, accessibile a tutti e senza limitazioni: questo vuole essere l'Associazione Avamposto, un luogo dove poter dare sfogo alle proprie idee. Se vi piacciono i robottoni giapponesi e siete da quelle parti, fateci un salto e non ve ne pentirete. 

giovedì 17 marzo 2016

LEGO Digital Designer, la fantasia non ha più limiti

Se siete appassionati LEGO, sicuramente conoscerete il programma per PC LEGO Digital Designer, o LDD; un software rilasciato gratuitamente dalla stessa LEGO sul loro sito, col quale poter dare sfogo alla propria inventiva e creare qualunque cosa usando i mattoncini danesi, senza spendere un centesimo e senza rovistare nei fustoni dello sfuso alla ricerca del pezzo mancante.


Rilasciato per la prima volta nel 2004, con LDD non ci sono limiti all'inventiva e al numero di pezzi utilizzabili; volendo potrete creare qualsiasi cosa, potendo adoperare ogni tipologia di brick e tutte le sue varianti di colore. 



Una volta finito di costruire il vostro progetto, c'è l'opzione per stamparsi le istruzione per poterlo ricreare dal vero, oltre che la possibilità di effettuare l'ordine dei singoli pezzi direttamente dal servizio Pick a Brick della LEGO. Questo però, lo dovete pagare, che la fantasia è gratis, ma i LEGO veri no. 


Nel 2012, venne fatto un aggiornamento del programma che consentiva addirittura la possibilità di farsi stampare la confezione del set creato, tramite il sito LEGO Design byMe; ma la qualità dei prodotti non era all'altezza delle aspettative e il progetto venne chiuso. 


LDD è il programma perfetto per chi vuole giocare con le costruzioni LEGO senza spendere un centesimo; volendo potreste pure caricare il vostro progetto sul sito LEGO Ideas (ex LEGO CUUSOO), che nel caso piaccia alla gente, tramite un programma di crowdfunding e arrivando a 10.000 voti, verrebbe preso in considerazione dalla stessa azienda per divenire un set vero e proprio da mettere sul mercato. Come nel caso del set del Doctor Who, della Ecto-1 dei Ghostbusters e della mitica DeLorean di Ritorno al Futuro.  





lunedì 14 marzo 2016

La mia personale wish list robotica - prima parte

Come qualcuno di voi già saprà, io vado matto per i robottoni. Che siano giapponesi o no, poco importa, basta che abbiano un design che consideri figherrimo e già li amo; per questo motivo ho intenzione di fare una lista di tutti i mecha che mi piacerebbe avere nella mia collezione, costellata da Gundam, Daitarn 3, Mazinghi, Jeeg Robot, Goldrake e Transformers vari, più qualche altra chicca robotica di altre serie meno note. Tipo questo, lo Jehuty Vector Cannon della serie di videogiochi Zone of the Enders. Detto questo, benvenuti nella prima parte della mia wish list robotica dove, tra robot che costano un rene e altri molto più a buon mercato, ce n'è per tutti i gusti.



Tsugumori
Direttamente dal manga Knights of Sidonia, del sommo Tsutomu Nihei, lo Tsugumori è uno dei miei mecha moderni preferiti. Un design molto particolare, quasi atipico. Lo adoro.




XXXG-01D2 Gundam Deathscythe Hell
Quando lo vidi per la prima volta da ragazzino ne rimasi folgorato: un robottone con una cazzutissima falce laser e le ali da demone. Perfetto. Nonostante la serie Gundam Wing non sia sicuramente una delle migliori, i modelli di Mobile Suit sono tra i più belli e particolari di tutta la saga. 




 Murasame Liger
Questo lo conoscono davvero in pochissimi da noi, visto che la serie non è mai arrivata in occidente. Una versione cazzutissima del classico Shield Liger, armato però di una gigantesca spada da samurai. 




Geno Breaker
Un Tirannosauro robotico super corazzato, grosso e cattivo. Prima o poi potrei pure aggiungerlo alla mia piccolissima collezione di Zoids, prima però, devo riuscire a trovare una teca abbastanza grande da contenerlo.




Metal Gear Rex
Inizia qui il trittico dei Metal Gear, super belli e super costosi. Praticamente non esiste una versione a prezzi abbastanza modici, specialmente del Rex e del nuovo Sahelanthropus (lo vedrete dopo). Perché? Non lo so, ma l'unico che sono riuscito a trovare ad un prezzo umano è stato il Ray.




Metal Gear Ray
Peccato che il mio kit di montaggio fosse fallato e che all'appello mancasse un pezzo importante per la giunzione del corpo principale col bacino. Quindi, dopo aver tirato giù santi e beati,  ho abbandonato il Metal Gear al suo destino, a prendere polvere in eterno chiuso nella sua scatola. Mavaffanculo.   




 Metal Gear Sahelanthropus
Il Metal Gear del quinto capitolo della saga; praticamente un Rex antropomorfo ancora più bello dell'originale. Se non costasse come un mezzo stipendio ci farei pure un pensierino, ma vendere un polmone per un robot non mi sembra il caso.




Anubis
Direttamente dalla serie di videogiochi Zone of the Enders, creati dallo stesso Kojima di Metal Gear Solid, l'Anubis è un mecha con le fattezze del famoso dio egizio. Oscuro e potente. Proprio come piace a me.