mercoledì 14 ottobre 2015

Micro Racconti - volume 2


Morfeo
Ti rigiri nel letto, non riesci a prender sonno, ti sforzi di pensare a qualcosa di rilassante, di pacifico. Ma non ci riesci. Accendi la luce, stropicci gli occhi e guardi la sveglia: sono le 3:01. Imprechi, mentre scendi dal letto per andare a bere un bicchiere d'acqua. Poi torni, ti rimetti sotto le coperte convinto che sia la volta buona, che ora sì, ce la puoi fare, ora riuscirai finalmente a dormire. Hai trovato la posizione giusta, il tepore delle coperte rallenta il tuo battito cardiaco che lentamente ti accompagna tra le amorevoli braccia di Morfeo; ti senti sprofondare e tutto il mondo diventa ovattato, stai per raggiungere la pace interiore quando suona la sveglia: sono già le 7:00. Per tutta la giornata sarai incazzato come un drago, mentre Morfeo, dal mondo dei sogni, continuerà allegramente a pigliarti per il culo.

 L'ultimo drago
 «E quindi nonno, quello è un drago?». Chiese incuriosito il ragazzo, mentre additava un grosso ammasso di ossa semi coperte dalla vegetazione della foresta. «No Ranagard, quello era un drago, ora di lui non rimangono che le sue spoglie mortali». Gli rispose il vecchio cacciatore. «Devi sapere, figliuolo, che l'ultimo drago venne cacciato più di cinquant'anni fa. Ormai non rimangono che vecchi mucchi d'ossa, a ricordare di quel tempo in cui i grandi mostri alati seminavano terrore nelle nostre terre». Lo rincuorò il vecchio. «Quindi nonno, quel grosso coso che sta volando nel cielo e viene verso di noi, non può essere un drago, giusto?». Chiese il ragazzo poco prima che lui e suo nonno venissero mangiati dall'ultimo dei draghi.


Neo-Genesis
Nell'oscurità più profonda dello spazio, due titaniche astronavi di luce convergono nella stessa direzione, pronte a combattersi in nome della supremazia sull'intero universo. Due civiltà nemiche da tempo immemore, che per miliardi di anni hanno costruito immense astronavi siderali, generazione dopo generazione, finendo per inglobare interi sistemi solari al loro interno. Due macchine da guerra d'ineccepibile potenza, alimentate dall'energia di milioni di stelle. Ora, nel silenzio assoluto, i due popoli sono pronti all'ultima guerra per il predominio dell'universo. Fasci di luce abbaglianti sferzano il vuoto cosmico, in un groviglio di esplosioni infinito; nessuno dei due rivali può permettersi di perdere, entrambe hanno spinto le loro civiltà al limite massimo dell'evoluzione, divenendo egli stesse parte integrante del tessuto delle due astronavi. I due corpi luminosi vibrano, sotto i rispettivi colpi nemici, mentre lentamente iniziano a frammentarsi. Entrambi i popoli lo sanno ed entrambi decidono d'utilizzare la loro arma finale: catalizzano la medesima energia dal cannone principale, utilizzando quella dei milioni di soli al loro interno, fino a farli collassare. Poi, nello stesso istante, entrambe lanciano l'attacco finale. L'universo collassa su se stesso, in un'esplosione talmente potente da frantumare la dimensione stessa dello spazio-tempo. Quello che rimane delle due civiltà è solo polvere cosmica; entrambe hanno sacrificato tutto quello che esisteva, scomparendo per sempre a causa della loro cupidigia. Ma dal loro sciocco sacrificio, nascerà una nuova galassia e tra miliardi di anni, gli scienziati di un piccolo pianeta si chiederanno come tutto ha avuto inizio, chiamando col nome di Big Bang quel momento esatto in cui l'universo precedente al loro ha smesso d'esistere, ignorando però cosa l'abbia fatto collassare.

Miliardi di anni dopo, due enormi astronavi di luce convergono nella stessa direzione, pronte a combattersi in nome della supremazia sull'intero universo. Due civiltà nemiche da tempo immemore, che per miliardi di anni hanno costruito immense astronavi siderali, generazione dopo generazione, finendo per inglobare interi sistemi solari al loro interno. Due macchine da guerra d'ineccepibile potenza, alimentate dall'energia di milioni di stelle. Ora, nel silenzio assoluto, i due popoli sono pronti all'ultima guerra per il predominio dell'universo.

2 commenti:

  1. Bello il terzo, mi ha ricordato un po' lo stile conciso di Achille Campanile (almeno questa è la mia opinione, ma prima di montarti la testa ascolta qualche altra Campana).
    Bella e inusuale l'espressione "macchine da guerra di ineccepibile potenza"... a meno che non intendessi "inconcepibile"... :D
    Viva il drago!

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    Risposte
    1. Ho usato ineccepibile perché suonava meglio. Grazie come sempre JD, ora vado a tirarmela con gli amici del bar. ;)

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