giovedì 13 ottobre 2016

LA RECEN(T)SIONE DI: Il Cimitero degli Amori Perduti

A parlare d'amore sono capaci tutti, basta accendere la radio e sentire le millemila canzoni sdolcinate che ci propinano da decenni i soliti "cantanti"; un copia-incolla di frasi fatte, banalità e stereotipi, condite da motivetti strappalacrime (e sfrangimaroni) che pretendono di raccontare quello che erroneamente considerano amore. Ma un sentimento così labile, capace allo stesso tempo di legare indissolubilmente le persone, che esse lo vogliano oppure no, è in verità un'arma a doppio taglio.

E come scriveva Charles Bukowski: "L'amore è un cane che viene dall'inferno."

E se c'è qualcuno che per una volta ha osato guardare tale sentimento con occhi disillusi, tracciandone su carta tutte le sfaccettature più oscure e meno sdolcinate, sono proprio i ragazzi della McGuffin Comics. Se avete letto la mia recen(t)sione del loro primo lavoro, già saprete di chi sto parlando, per tutti gli altri vi basti sapere che sono una nuova realtà nella scena del fumetto indipendente italiano, che in breve tempo si sta facendo strada in questo difficile settore. Insomma, una di quelle cose che a me stanno molto a cuore. Ma bando alle ciance e parliamo di questo loro secondo lavoro, Il Cimitero degli Amori Perduti.


Utilizzando la stessa struttura narrativa de In Mass Media Res, dove i racconti che formavano il volume erano collegati tra di essi da una storia di sfondo, in questo nuovo lavoro ne hanno ampliato il concetto, facendone il vero cuore dell'opera. Un viaggio nel cimitero onirico di tutti gli amori finiti, dove il lettore viene preso per mano e accompagnato come un moderno Dante, attraverso i gironi infernali che l'amore può riservare a tutti coloro che hanno la sfortuna di esserne consumati nel corpo e nell'anima.


E sarà proprio Dante a far per primo da guida al protagonista, scambiando con lui uno dei dialoghi chiave del volume; in poche righe è racchiuso quello che centinaia di "cantanti" sentimentalisti non sono mai riusciti a descrivere: il vero concetto d'amore.



Ogni storia è un universo a se stante, dove il sentimento d'amore viene vissuto in modo diverso a seconda dei personaggi che andremo a conoscere. In certi casi saremo testimoni esterni, in altri invece, sentiremo tutto il peso di cui un amore finito ti sa caricare, quella sensazione di vuoto e incompletezza che prima o poi tutti proveremo nella nostra vita.

A farvi sentire come stracci impotenti, storia dopo storia, ci hanno pensato Roberta Taboni e Rosa Anna Esposto, Mattia Ferri, Silvia Signorini, Mattia Boglioni e Simone Guarini, Nicolò Belandi, Elisa Mereu, Martina Bonanni, Massimiliano Talamazzi e Valerio Pastore. Un nutrito gruppo di artisti e sceneggiatori giovani e promettenti, accompagnati dalle illustrazioni a fine volume di Sara Pavan e Laura Micieli ed il tutto avvolto nella figherrima copertina di Laura Mondelli, di cui adoro alla follia lo stile.

Come secondo lavoro non mi ha lasciato per nulla deluso, anzi, per certi versi è riuscito a superare qualitativamente In Mass Media Res, riuscendo a catturare al meglio la mia attenzione. Certo, non tutte le storie hanno avuto il giusto spazio, e qualche tavola in più avrebbe magari enfatizzato al meglio certe situazioni, ma per il resto l'ho trovato un volume davvero piacevole e fruibile da tutti. La lettura scorre fluida fino all'ultima pagina, ed il prezzo di copertina vale il costo del biglietto per un viaggio nel Cimitero degli Amori Perduti.

Se siete interessati al progetto, li potrete trovare al Borda!Fest dal 28 al 31 ottobre, presso i sotterranei del baluardo di Santa Croce, Via delle Conce 45, Lucca. Inoltre i loro fumetti si possono acquistare direttamente in fiera, contattandoli sulla loro pagina di Faccialibro o tramite la mail: mcguffincomics@gmail.com.
Inoltre i loro prodotti si trovano in vendita presso le seguenti fumetterie/librerie:
Games Academy Manicomix Desenzano - Viale Tommaso dal Molin 14, Desenzano del Garda (BS) eL'Ozio - Via Battaglie 55/b, Brescia

Nessun commento:

Posta un commento

No spam, no volgarità inutili, no anonimi. Grazie.