lunedì 11 gennaio 2016

Inside the Games: Prince of Persia

Riecco tornare la rubrica Inside the Games, dove andremo a vedere le curiosità che si nascondono dietro ai videogiochi più famosi di sempre. Oggi faremo un viaggio indietro nel tempo, in una Persia da Le mille e una notte, accompagnati da un principe amante del parkour.

  • Il gioco viene ricordato principalmente per la qualità della grafica e delle animazioni; per ricreare in modo realistico le movenze del protagonista, Jordan Mechner -l'autore del gioco- ha usato la tecnica del rotoscoping sui filmati fatti al fratello, intento a saltare e fare capriole 

  • A ispirare il progetto sono stati, oltre alle ovvie novelle arabe, pure  film come Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta e Le avventure di Robin Hood.
  • Per creare le movenze dei combattimenti, Jordan Mechner si è basato sul duello finale tra gli attori Errol Flynn e Basil Rathbone nel già citato film Le avventure di Robin Hood, del 1938.

  • Nonostante sia stato elogiato dalla critica del settore, alla sua uscita sul mercato Nord Americano, il gioco vendette solo 7.000 unità: un fiasco totale. Solo quando il gioco giunse in Europa e Giappone, divenne un vero e proprio successo commerciale, consacrandolo come uno dei migliori titoli di sempre.
  • Nel 1992, un certo Chris White, portò alla software house Domark -i distributori inglesi del gioco- una versione non ufficiale di Prince of Persia per i computer SAM Coupé, il computer con processore a 8-bit più potente mai creato. Tale versione venne creata copiando pixel per pixel i fotogrammi del gioco originale. Purtroppo però, essendo stato sviluppato da una sola persona in modo amatoriale e senza l'aiuto di nessun professionista, questa versione del gioco risulta quasi ingiocabile per colpa dei troppi bug mai risolti. 


Inside the Games:

Tomb Raider (1996)  - Sonic the HedgehogSuper Mario Bros.Metal Gear - Shenmue - MediEvil - Resident Evil - Tetris - The Legend Of Zelda - Crash Bandicoot 

2 commenti:

  1. Non sapevo che s'ispirarono a "Le avventure di Robin Hood" per i movimenti. Ricordo che ragazzino ci giocai un botto... Nonostante lo trovavo davvero molto difficile

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