venerdì 24 aprile 2015

Venerdì coin-op XXII

Eccoci qui, pronti per un nuovo Venerdì coin-op; prima però, volevo ricordarvi che a fondo pagina -o nella colonna alla vostra destra- si trova la dicitura "SALA GIOCHI", cliccateci sopra e andate a spulciarvi tutti i Venerdì coin-op precedenti. E ora via, verso la Nuova Zelanda con: 


Il gioco, sviluppato e pubblicato dalla Taito nel 1988, è un platform 2D avente come protagonista Tiki, un Kiwi della Nuova Zelanda, partito dal suo villaggio per salvare i suoi simili rapiti dal tricheco Wally Walrus.


Il nostro povero Tiki, deve affrontare cinque livelli impegnativi, affrontando numerosi nemici evitando proiettili di vario tipo e spuntoni che sbucano dalle pareti. Ma non solo, percorrendo livelli sempre più grandi e difficili, si deve fare i conti contro un nemico subdolo a cui è quasi impossibile scappare: il diavolo.


Sì, proprio un diavolo, che apparirà ogni qualvolta si rimane per troppo tempo bloccati nel livello. Tutto inizia con i rintocchi di una campana, poi si apre un portale dalla quale esce il malefico essere che vi insegue senza tregua per tutto il livello, fino a quando non vi avrà uccisi. Ma quello da cui esce il diavoletto puccioso non è l'unico portale presente nel gioco, si ha infatti la possibilità di trovarne degli altri sparsi per i livelli che conducono in zone segrete oppure, con un po' di pratica, si possono utilizzare come scorciatoie per arrivare a fine livello risparmiando tempo prezioso. Un'altra particolarità di questo gioco è la presenza del paradiso: una volta arrivati oltre il terzo livello, se si verrà uccisi non ci sarà il solito GAME OVER ma comparirà la scritta Welcome to Heaven! 


In questo modo si ha la possibilità di affrontare un livello bonus ambientato nell'altro dei cieli, dove sia Tiki che i nemici hanno l'aureola in testa e lo stage è formato da soffici nuvolette contornate da spuntoni affilati ammazzavita. Una volta giunti alla fine del livello santo, apparirà la Madonna.

 
No non questa, quella meno famosa.

Dicevo, apparirà la Madonna e una schermata con scritto: "Phee-Phee", il nome della femmina di kiwi che Tiki voleva salvare. E finisce il gioco. Se invece si trova la scorciatoia per evitare l'incontro con l'omonima della cantante, si può tornare a giocare dal punto in cui si era morti con una vita extra. 


Per farci strada tra le orde nemiche, si possono utilizzare svarieti tipi di armi, come l'arco, le classiche bombe, un bastone magico e una potente pistola laser. Lungo i livelli si trovano anche diversi tipi di power-up, tutti molto utili per salvare le pennute chiappe di Tiki, come ad esempio l'orologio, in grado di bloccare il tempo per qualche secondo o il libro, che causa un forte terremoto. Per muoverci invece attraverso i livelli, potremo non solo saltare, ma addirittura rubare i veicoli dei nemici, come una mini mongolfiera, un UFO, dei palloncini, un sommergibile e una paperella di gomma: ognuno dei quali con le proprie caratteristiche, pregi e difetti.



Una volta sconfitti i nemici, essi lasceranno cadere non solo le loro armi o i loro mezzi volanti, ma pure dei frutti da raccogliere per accumulare punti. Si possono inoltre trovare sparse per i livelli delle lettere colorate; prendendole tutte si formerà la parola EXTENDED e si otterrà una vita extra.
Una caratteristica che balza subito all'occhio giocando a The NewZealand Story, è il design dei personaggi molto spesso buffi o ironici; basti vedere i folli boss di fine livello, come la balena rosa nel blocco di ghiaccio o la matrioska robot.



Un gioco impegnativo, con molti elementi che lo rendono unico nel suo genere; purtroppo non ha mai avuto il successo desiderato, nonostante sia stato convertito per ogni console dell'epoca e rifatto per Nintendo DS, è sempre rimasto un prodotto di nicchia.


9 commenti:

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    1. Difficile al punto giusto per tirare giù parecchi santi e beati.

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  2. Che ricordi, lo avevo dell'Amiga 500. :-)

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    1. Io ho provato solo la versione arcade e quella per PlayStation 2 in una collection della Taito.

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  3. Mai sentito, questo.
    Che tamarrata far apparire la Madonna :)

    Moz-

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  4. Altro giochino a cui giocavo volentieri in sala giochi.
    Stava all'entrata del locale: chi ci giocava si beccava le ondate di freddo nelle giornate d'inverno. La gente faceva avanti indietro... erano altri tempi :)
    Mi ricordo che non andavo troppo lontano. Massimo il terzo livello

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