mercoledì 4 novembre 2015

Zoids 2: Zoidzilla - La Fotorecensione

Dopo molto tempo, ecco che torna finalmente la rubrica delle Fotorecensioni. Oggi vi mostrerò l'ultima meraviglia che ho preso qualche settimana fa alla fiera del giocattolo vintage di Verona: il Zoidzilla della TOMY del 1986, una figata apocalittica fatta di plastica e meraviglia.


Già dall'immagine sulla scatola si può capire che questo Zoids prende a calci metà del creato. Questa è la versione cromata della linea Zoids 2, mentre l'originale era grigio scuro. Preferisco questa versione più tamarra, che lo fa sembrare veramente una macchina da guerra fatta in puro acciaio.




Questo è il contenuto della scatola: istruzioni, pezzi sigillati da staccare, adesivi (che non ho usato perché al naturale è molto meglio che con le fiammette), il motore per farlo camminare e le luci per illuminare gli occhi e la bocca.


Come potete vedere, il blocco motore ha una parte trasparente che mette in bella mostra gli ingranaggi interni. Il bottone per avviarlo è posto sulla schiena.


Chi di voi ha mai costruito uno Zoids sa bene che questi tappini sono presenti in grossa quantità, venendo utilizzati non solo come ornamento ma pure per bloccare le varie giunture del modello.


Essendo un modello davvero enorme, per mantenersi in equilibrio ha bisogno di due pesetti di piombo, uno posto sulla punta della coda e l'altro dietro alla testa.




Incredibilmente, anche dopo trent'anni, la piccola lampadina da posizionare nella testa del robot funziona ancora. E ci credo, è alimentata addirittura da due pile stile, manco fosse una piccola centrale nucleare.


Il pesetto di piombo da posizionare all'interno della testa.


Il micro pilota cromato in posa da gabinetto.


Una volta montato l'impianto luci, questo è il risultato.


A robot ultimato, si passa alla fase di montaggio delle armi, molto numerose e poste in ogni angolo dello Zoids. Volendo sulle istruzioni c'è pure il nome di ogni singola arma.








Ed eccolo qui, Zoidzilla è pronto per seminare morte e distruzione nella mia collezione di robot vintaggi. Non ho fatto nessun video che mostri come cammini perché l'effetto è abbastanza comico, vi basti sapere che ha la stessa leggiadria di uno zoppo. Il modello è molto ben fatto e anche a distanza di tutti questi anni riesce a fare la sua porca figura; non è complicato da costruire e vi bastano giusto un paio d'ore per finirlo, se siete pratici di modellismo anche meno. Le istruzioni sono abbastanza chiare e semplici da leggere, giusto qualche imprecisione nel far capire le dimensioni di vari "tappi" che fungono da tassello in stile fischer per intenderci, essendo di due misure, una corta e una più lunga che però nei disegni sono fatti praticamente uguali. Che sia un giocattolo lo si vede, ma parliamoci, ad averne ancora oggi di roba del genere nei nostri negozi ne sarei più che contento. Il prezzo di vendita di questo modello varia da venditore a venditore, io l'ho trovato spesso a prezzi leggermente maggiori di quello che l'ho pagato, considerando poi che è praticamente nuovo e che la scatola è in ottime condizioni mi ritengo soddisfatto dell'aquisto.

4 commenti:

  1. Mammamia!
    Zoidzilla lo avevo proprio dimenticato...
    Bel risultato finale :)

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  2. Bello rivedere gli Zoids degli anni 80. Il mio fratellino e io (mai cresciuto) avevamo il brontosauro e il Krark (quello con le ali. Purtroppo son giocattoli sì, ma al limite del modellismo. Giocandoci è inevitabile rompere o perdere qualche pezzettino. Credo che in giro loose funzionanti ce ne sian pochi.

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    1. Infatti l'ho preso MISB per quel motivo, perché sono giocattoli fragili che in mano ai bambini fanno una brutta fine, per fortuna esistono i fondi di magazzino.

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